Rubriche Meridionali

domenica 21 aprile 2013

Comunicato del 21/04/2013

Rubriche Meridionali, apprende solo ora della nomina ricevuta da Andrea Balìa del Partito del Sud alla Commissione Toponomastica del Comune di Napoli come Delegato nominato direttamente dal Sindaco Luigi de Magistris. Impegni pressanti ci hanno fatto essere assenti dalla rete per un po’ di giorni, ma, pur se in ritardo, siamo felici della notizia e d’esprimere ad Andrea Balìa (che è anche nostro collaboratore editoriale) e al Partito del Sud tutto i nostri più sentiti complimenti. La vicinanza ideologica, di collaborazione e di battaglia, con gli amici del Partito del Sud non può che renderci partecipi e rallegrarci per questa nomina, particolarmente significativa per il meridionalismo.

Siamo sicuri che il compito che scaturisce dal ruolo assegnato sarà svolto nel modo migliore per una sempre più crescente rappresentatività meridionalista nelle istituzioni.

Giorgio Savarese

In nome del Comitato dei Soci Fondatori e Promotori di Rubriche Meridionali

sabato 20 aprile 2013

L'impagabile ironia napoletana...che quasi sempre è saggezza!

Durante la visita di Hitler a Napoli nel 1938 un folto pubblico fu schierato lungo via Caracciolo, in attesa del suo passaggio su una macchina scoperta. Quando il Fuhrer passò in piedi nella macchina e tese il braccio nel saluto nazista, una voce dal pubblico non identificata ruppe il silenzio della cerimonia gridando: «Sta verenn' si for' chiove» (sta controllando se fuori piove). In quel momento si capì che il totalitarismo non avrebbe mai potuto conquistare l'animo dei Napoletani, proprio per quel senso innato dell'ironia, quella capacità di non prendersi troppo sul serio.

Fonte : Briganti sempre

sabato 6 aprile 2013

Report Comunicato Partito del Sud Campania

Riportiamo, con condivisione, il comunicato degli amici del Partito del Sud riguardo al costruttivo incontro fra i loro e i nostri dirigenti:

C O M U N I C A T O

PdSUD - Campania

Il Partito del Sud ha incontrato con esponenti del suo direttivo e con l’arch.tto Bruno Pappalardo (Responsabile della sez. Guido Dorso di Napoli e collaboratore editoriale di RM) il prof. Giorgio Savarese e la dott.ssa Amalia Spanò, dirigenti dell’Associazione Culturale Meridionalista Progressista “RUBRICHE MERIDIONALI”, vedendo confermata l’assonanza di visione ed obiettivi sul tema del meridionalismo.

In un clima di ritrovato spirito collaborativo con associazioni e movimenti meridionalisti che coniughino l’identità alla propositività, in ispecie nell’ambito progressista, si sono individuate forme di collaborazione per iniziative e possibilità d’accogliere nelle liste del Partito del Sud, in occasione di prossime competizioni elettorali locali e nazionali, esponenti di prestigio di “RUBRICHE MERIDIONALI”.

Partito del Sud - Campania

martedì 2 aprile 2013

L'invenzione del Mezzogiorno. Mizar Rai 2 Tassone su Zitara

Fonte : Fb

domenica 24 marzo 2013

Scriveva Zitara....

Fonte : fb Briganti

domenica 10 marzo 2013

I "LUMI" NAPOLETANI

I "Lumi" napoletani

intendiamo di volta in volta raccontare di quelle che furono le "menti" del Sud

di Andrea Balìa

Gaetano Filangieri può essere considerato, sicuramente, tra i maggiori giuristi e uomini di pensiero italiani.

Nasce a Cercola (vicino Napoli) il 18 Agosto 1752 in una nobile famiglia e, pur se avviato alla carriera militare, propende di più per gli studi, tanto da pubblicare a 19 anni la sua prima opera "Pubblica e privata educazione", e laurearsi in Giurisprudenza a Napoli. Ebbe diversi incarichi a Corte e s'impegnò per la riforma della Giustizia, elaborando il suo famoso "Scienza della Legislazione". Il 21 Luglio 1788, morì a Vico Equense (Na), minato dalla tubercolosi. Il pensiero di Filangieri, tale da doverlo ritenere una delle menti "illuminate" di Napoli, non viene dall'esterno dell'ex Regno delle Due Sicilie, ma è tutto "napoletano", frutto di quella fucina d'idee che fu la Napoli del '700. La morte precoce ha purtroppo limitato l'apporto che Filangieri avrebbe di certo dato ancora all'idea riformatrice della Giustizia. Ipotizzava una riforma della legislazione che potesse attuarsi come una "rivoluzione pacifica" guidata da una monarchia "illuminata". Uguaglianza civile, pubblica istruzione per tutti, ridistribuzione delle proprietà e fiscalità semplificata con un'imposta unica, erano i concetti quasi sovversivi per l'epoca del pensiero legislativo di Filangieri. La procedura penale e l'istruzione furono tra le cose che trovarono attuazione, causa la rivoluzione francese ed il periodo napoleonico che si frapposero storicamente. La Chiesa, inoltre s'adoperò per creare opposizione all'opera che ince fu universalmente riconosciuta : "La Scienza della Legislazione". Persino Benjamin Franklin, con i padri della Costituzione d'America, s'avvalse più volte del parere di Gaetano Filangieri, ritenendo la sua opera un preciso punto di riferimento. Il pensiero del Filangieri era sempre determinato dalla ragione e da precise argomentazioni giuridiche, che andavano a scontrarsi con il livello non eccelso di molti suoi colleghi. Il potere ecclesiastico vi intravvedeva, altresì, l'eventuale modificazione d'uno "status quo" che si voleva inattaccabile.

"...il pensiero del Filangieri non viene dall'esterno...

ma è del tutto "napoletano", frutto di

quella fucina d'idee che fu la Napoli del '700! "

Andrea Balìa

sabato 9 marzo 2013

Quelli che...

di Amalia Spanò

Quelli che, pur essendo nati a Napoli, così come ad esempio a Palermo, a Bari, Potenza e a Cosenza (o in altre città del Sud) tifano Juventus, o Milan o Inter. Ho scoperto anche qualcun altro che tifa Fiorentina, o persino Roma. Come ho sentito ripetere sarcasticamente da qualcuno : "devono aver avuto un'infanzia difficile! ". E come ho letto scrivere da altri : " nun teneno onore e dignità! "

Ebbene sì, come si fa? Come è possibile sostenere le squadre di calcio. che - oltre a rappresentare città e gonfaloni del Nord - hanno come presidenti quasi sempre i più grossi capitalisti, imprenditori di quel Nord industriale nato anche sul sudore e la vita di milioni d'emigranti meridionali, e col sostegno economico d'un tessuto nato in gran parte dal frutto delle ruberìe perpetrate al Sud? E' facile dire : " ...ma è solo sport! Che vai a pensare? " Col cavolo! Quando i tifosi di squadre del Sud vanno a sostenerle in trasferte al Nord, mica vengono accolti con fiori e dichiarazioni amichevoli! Se va ancora bene si beccano un " Vai Vesuvio! ", o un candido " Colera! ". E allora è semplicemente vergognoso non schierarsi con loro, ovvero per i colori della tua città, e per giunta tifando contro chi ci rappresenta! Il tutto sorvolando sul fatto che, quasi sempre, si partecipa ad impari contesa, ad un gioco truccato, perchè di fronte hai società che - grazie a possibilità economiche decisamente superiori - sono in grado di allestire compagini più forti. I fondo, è come sostiene ancora qualcun altro, ci si sedesse ad un tavolo per una partita di carte dove alcuni puntano 10 o 20 euro, e c'è qualcuno che invece ogni volta punta 1000 o 2000 euro" E che partita è? Ti verrebbe da dire : " ...giocatevela voi,...ma che roba è ? ".

Allora, come minimo, senza stare a farla lunga, se proprio dobbiamo giocarcela almeno non perdiamo il gusto sacrosanto di tifare per i nostri, per la nostra terra.

Poi, come sempre, si può fare tutto, basta riuscire a guardarsi allo specchio!

Amalia Spanò

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Chi siamo ?

Rubriche Meridionali nasce nella calda estate 2012 per un’esigenza avvertita ormai come urgente, improcrastinabile, non più rimandabile. Come affrancarsi dal caldo opprimente di questi giorni, come la necessità di respirare aria fresca, vera, e liberarsi da una cappa ottenebrante (metereologica e di pensieri deboli) che fiacca corpi e menti ed è diventata insopportabile. Il terreno dove si muove è quello del meridionalismo, alla ricerca e riproposizione degli insegnamenti di quelli che consideriamo i maestri, i capisaldi, come Gramsci, Dorso, e il poco conosciuto e rocordato Guido Piegari che crearono le basi del pensiero per un riscatto del Sud, mai risollevatosi dai danni d’un’unità mal fatta, costruita peggio, e raccontata male se non quasi totalmente occultata nei suoi tragici eventi. Non antiunitaristi, anzi fautori dell'unità delle forze lavoratrici del Sud e del Nord, perché non è lo spirito di unità a essere contestato, ma la maniera errata, truffaldina e vessatoria ad essere il pomo della discordia. Ma non lo fecero abbandonando gli ideali di solidarietà, giustizia, equità sociale che distinguevano il loro percorso e storia politica. Ideali del resto connaturati nella tradizione, il pensiero, i costumi del popolo meridionale. Furono dei precursori, figli d’una sinistra e d'un liberalismo evoluto che li hanno dimenticati, e a tutt’oggi fanno fatica a leggere e riproporre la questione meridionale, e confondono le giuste rivendicazioni meridionali con nostalgie e posizioni reazionarie d’un movimentismo un po’ cialtrone e non ben definito. Rubriche Meridionali vuol dare un contributo di chiarezza in una situazione diventata sempre più confusa dove si muovono, in ritardo silente e di errata interpretazione di gran parte della sinistra, come si diceva, anime in cerca di richieste fra le più disparate, indipendenze urlate, di autonomie, macroregioni, Sud con la Sicilia e Sud senza la Sicilia, nostalgie monarchiche, ecc…fino, in maniera autolesionista, a tacciare per alcuni il meridionalismo dei suddetti maestri come il colpevole dei ritardi sociali del meridione, confondendo colpe e ragioni come in un giallo dall’esito imprevisto. Pochi ma altri maestri o figure quantomeno degne di note, a distanza di anni, hanno gridato le ragioni del Sud. Chi con analisi stringenti e crude come l’uomo di Siderno in Calabria, ovvero Nicola Zitara, o Gigi Di Fiore con i suoi libri di fedele ricostruzione storica o come Pino Aprile in questi ultimi anni col suo libro da vendite da primato, ovvero Terroni. Ma c’è bisogno di studiare, riflettere, proporre, analizzare e far politica sul serio. Basta con i tanti urlatori da strapazzo, con gente che, tra la buona e/o la cattiva fede, produce solo confusione fine a sé stessa. Abbiamo voglia del commenti di chi sa scrivere e li pubblicheremo e, tra i desideri, Rubriche Meridionali vorrebbe raccogliere gli scritti migliori e pubblicarli in una raccolta cartacea di una pubblicazione che chiameremo Quaderni e che vorrebbe vedere la luce almeno tre volte l’anno, ovvero quadrimestralmente. Chiederemo la collaborazione di molti - selezionando quelli che lo vorranno - e tenendo fuori i "doppiogiochisti", quelli che viziati da loro cattive esperienze giovanili politiche perseguono il "correntismo" interno muovendosi nella slealtà. Ognuno ha la propria storia. La nostra è questa, i nostri riferimenti sono questi. Riteniamo ciò vitale per la riuscita dell’impresa. Insomma, forse il tutto Vi sembrerà poco, ma assicuriamo che a noi affascina e spaventa in egual misura.

L'Associazione

L'Associazione Culturale “Rubriche Meridionali” nasce con l’intento di produrre contributi culturali e politici in idee, scritti, analisi, proposte, eventi, e quant’altro nell’interesse del riscatto, della verità storica, del riappropriarsi della dignità d’appartenenza, e di una nuova propositività per le terre e i popoli del Sud dell’Italia, e in senso più ampio e sinergico, per l’idea di Sud del mondo, di tutti i Sud.

Il percorso ha riferimenti nel pensiero laico, progressista, pur nel rispetto delle identità intese come radici fondanti, e nei valori d’umanità, solidarietà, eguaglianza, tolleranza, inclusione del miglior socialismo coniugato con gli spunti più illuminati del liberalismo aperto e democratico. Secondo le analisi e gli auspici ben analizzati e sintetizzati nelle ipotesi di progetto politico del maestro Nicola Zitara.

Il terreno di coltura non può che partire dagli scritti e le azioni di personaggi come Antonio Gramsci e Guido Dorso, come padri di questo pensiero che chiede il riscatto del Sud ma lo articola attraverso le coordinate della miglior politica, e che va attualizzato con le mutazioni dei tempi, le condizioni delle genti e il divenire degli eventi. L’azione strategica adeguata resta il fine ultimo di attuazione.

STATUTO

L'Associazione Rubriche Meridionali è un'associazione culturale operativa che persegue il suo scopo direttamente, avvalendosi della propria organizzazione;

Manifesto degli intenti e dei principi :

L'Associazione Rubriche Meridionali si prefigge :

1) la diffusione della verità storica e nello specifico quella riguardante il territorio del Sud Italia;

2) l'informazione d'una cultura e coscienza meridionalistica partendo dagli insegnamenti di figure come Gramsci, Dorso, Zitara e perseguendo e sostenendo l'attività di scrittori, e eventualmente politici, impegnati su questo fronte;

3) l'indirizzo cui far capo è nell'ambito di una visione progressista e antifascista, solidarista ed inclusiva, che coniughi i valori identitari e d'appartenenza con quelli del miglior socialismo e del liberalismo più illuminato per costruire un'ipotesi e percorso politico nuovo ma fondato sul rispetto dei costumi e delle positive tradizioni territoriali;

Titolo 1

- a) prevede un Comitato di soci Promotori e/o fondatori in un numero sempre dispari da un minimo di 3 ad un massimo di 9, in modo da poter determinare una chiara maggioranza relativa in grado di prendere le opportune decisioni;

- b) la cooptazione all’interno del Comitato di soci promotori, in eventualità di disponibilità fino al massimo di 9, è sempre proposta ed eventualmente accettata o respinta a maggioranza relativa dai soci già costituenti il comitato;

- c) non esistono nel Comitato ruoli canonici tipo Presidente, Vice, ecc…ma solo funzioni temporanee determinate da esigenze operative, come segretariato, consulenze grafiche, organizzative, informatiche, editoriali, tesoreria, ecc…, variabili nel tempo e condivise democraticamente dal Comitato; può essere nominato, per eventuali esigenze, un portavoce o rappresentante della Fondazione dal Comitato dei Soci Promotori e/o Fondatori; in egual misura possono essere nominati - sempre dal Comitato -, ove risultasse necessario, responsabili di territorio (città, regione, macroarea);

- d) la struttura dell'Associazione è costituita dal Comitato dei soci Promotori e dai Soci Associati, la cui iscrizione avviene con regolare tesseramento (a rinnovo annuale entro il 31 Marzo) che vengono registrati nelle qualità di : 1) “Associato Sostenitore” con versamento da € 30,00 in su (a libera scelta) 2) “Associato di partecipazione” con versamento di € 20,00 3) “Associato normale” (giovane, pensionato, simpatizzante) di € 10,00 4) “Associato Onorario” (su segnalazione di almeno 2 Soci Promotori) con registrazione e tessera gratuita; i Soci Promotori sono anch'essi soggetti al rinnovo annuale col versamento di quota da € 50,00; terzo elemento strutturale è il Comitato dei Garanti (cui rivolgersi tassativamente in prima istanza per qualsiasi controversia) costituito da 3 dei Soci Promotori facenti parte del Comitato o in sostituzione d’uno o più di essi qualora direttamente coinvolti;

- e) l'Associazione prevede un patrimonio d’una cassa sociale costituito dalle quote sociali ed eventuali donazioni, per gli usi di spese, gestione, editoriali o di quant’altro possa risultare necessario; un bilancio della stessa verrà comunicato a tutti gli associati annualmente, come doverosa informativa di trasparenza, ad inizio d’ogni anno per l’esercizio del precedente;

- f) la durata dell'Associazione è illimitata, e l’eventuale scioglimento, come altre decisioni, può essere determinato solo per volontà ed a maggioranza relativa dei componenti il Comitato;

- g) la denominazione dell'Associazione è Rubriche Meridionali Associazione Meridionalista Progressista, e il cui simbolo o emblema è un rettangolo con sfondo bianco con un campo marrone per 2 terzi della superficie partendo da sinistra con la scritta Rubriche Meridionali sovrapposta, ed un metà sole stilizzato a cavallo della parte marrone e del fondo bianco sulla destra della superficie. Il sole simboleggia un elemento caratteristico dei paesi del Sud e la metà simboleggia la nascita o rinascita di quest’elemento vitale; l’uso del simbolo per esigenze di partecipazione ad iniziative, eventi o scopi elettorali è sempre a decisione di maggioranza relativa dei soci del Comitato o quantomeno da esso autorizzato;

- h) L'Associazione non ha scopi di lucro; la sua linea di pensiero ed operativa è meridionalista (sul solco di maestri come Gramsci e Dorso), progressista e antifascista. Di indirizzo laico, contro ogni ortodossia religiosa e coniugando i valori dell’equità sociale, solidarietà, tolleranza ed inclusione del miglior socialismo con gli spunti più validi d’un liberalismo aperto e democratico. Obiettivo principe è il riscatto del popolo meridionale e in senso più ampio, di quello di tutti i Sud del mondo. Nel rispetto della verità storica, per la propugnazione e diffusione della stessa, ma fuori da posizioni impregnate di nostalgia o desiderose di restaurazioni superate dagli eventi e dalla realtà storica;

- i) L'Associazione è aperta alla collaborazione, dialogo, condivisione d’iniziative, alleanze strategiche e mirate al raggiungimento di obiettivi stabiliti con altre associazioni, movimenti e/o partiti che hanno, come posizioni inderogabili, il campo operativo nell’area progressista ed antifascista.

- j) L'Associazione non prevede sezioni ma eventuali rappresentanti in delegazioni territoriali in un numero non inferiore di 3 soci iscritti previo compilazione apposita scheda da inoltrare al Comitato dei Soci Promotori e/o fondatori per approvazione, la cui organizzazione in loco non prevede necessariamente l’istituzione di sedi, ma viene lasciata ampia libertà organizzativa nei modi e nelle opportunità ritenute più idonee e praticabili. Fermo restando, pur nella più ampia autonomia possibile, un operato in linea con i valori e le strategie dell'Associazione, e in ogni caso concordato col Comitato dei Soci Promotori.

Titolo 2

- k) l’ammissione di Associati di partecipazione o normale è subordinata alla presa d’atto, visione e condivisione dello statuto con firma d’accettazione, alla compilazione d’un modulo d’adesione con la specifica dei dati personali e la dichiarazione autocertificativa di non aver contratto alcuna condanna penale o reato con condanne definitive o cause di particolare gravità in essere.

- l) la perdita della qualifica di Associato è determinata o in presenza di mancanza di rinnovo d’iscrizione annuale o per sopraggiunte condanne definitive per reati penali o ancora per provvedimento disciplinare deliberato dal Comitato dei Soci Promotori per accertati motivi di incompatibilità e/o per aver contravvenuto alle norme ed obblighi del presente statuto e/o del regolamento ovvero alle deliberazioni assunte dal Comitato e/o del Comitato dei Garanti;o in ogni caso per atti, iniziative e comportamenti in contrapposizione dichiarata ai valori fondanti della Associazione e alla linea di guida, operativa e strategica del Comitato dei Soci Promotori.

- m) l'Associazione non prevede da statuto una calendarizzazione sistemica di eventuali Assemblee che verranno convocate con preavviso di 15gg agli Associati, o verranno richieste e organizzate dietro domanda di almeno 20 Associati. Assemblee generali di tutti gli iscritti non possono essere tenute in ogni caso più di una volta all’anno;

- n) possono essere organizzate dal Comitato (tutto o in parte), o richieste dagli Associati, eventuali riunioni territoriali di valore informativo e/o consultivo.