ASSOCIAZIONE CULTURALE MERIDIONALISTA - PROGRESSISTA

Critica - Analisi - Riflessioni - Editoria - Proposte - Politica

giovedì 28 maggio 2015

COMUNICATO Appello al voto per Bruno Pappalardo Candidato del PdelSUD nella lista “Sinistra al lavoro” Regionali Campania


Domenica 31 Maggio per le elezioni regionali in Campania esortiamo i nostri iscritti e simpatizzanti di ”Rubriche Meridionali” a dare con fiducia e convinzione il loro voto, e invitare amici e conoscenti, a Bruno Pappalardo,candidato degli amici del Partito del Sud nella lista del Collegio Provinciale di Napoli “Sinistra la lavoro – per la Campania”.
Il perché è presto detto : per dare un vero voto meridionalista e di sinistra!
E’ ora di dire, più che mai, la verità : il meridionalismo vero nasce dal pensiero storico di illustri personaggi come Antonio Gramsci, l’irpino Guido Dorso, il calabrese Nicola Zitara, tutte figure con radici ben salde nella sinistra italiana. Il resto,spacciato per meridionalismo, è nostalgia, sudismo, unione raccogliticcia di persone dalle variegate estrazioni politiche, con obiettivi – nel migliore dei casi – di ”generica” difesa del Sud,se non separatiste, restauratrici, indipendentiste; tutte cose che non hanno nulla a che vedere con la parola meridionalismo ed il suo pensiero. Parola abusata e dall’appropriazione indebita.
Concetti ben espressi dal nostro socio Attilio Stolder nel nostro articolo del 17 Maggio 2015.
“Rubriche Meridionali”, come associazione culturale e gli amici del Partito del Sud come organizzazione politica individuano come precisa la scelta della collocazione di Bruno Pappalardo nella lista “Sinistra al lavoro – per la Campania” col candidato presidente Salvatore Vozza, in quanto coerente portatrice del pensiero meridionalista nell’unica e vera lista di vera sinistra, frutto dell’alleanza di S & L, Rifondazione Comunista, Partito del Sud, L’Altra Europa di Tsipras, Partito del Lavoro e Green Italia.
Un velo pietoso sugli altri candidati, espressione della vecchia politica consociativistica, figlia del patto del nazareno con maleodoranti presenze cosentiniane equamente distribuite. Il Movimento 5 Stelle presente come interprete dell’antipolitica, fra buone proposte ed altre discutibili con un’attenzione al Sud incostante, e altre liste figlie di quell’unanimismo sudista sopracitato.

Anima,coraggio e coerenza :

Domenica 31 Maggio 2015 vota e fai votare BRUNO PAPPALARDO

Candidato del Partito del Sud nella lista “Sinistra al lavoro – per la Campania”

Amalia Spanò

in nome e per conto dei Soci Promotori e Fondatori di “Rubriche Meridionali”








domenica 17 maggio 2015

Fuori tempo…. Il pensiero ”suddista” (con 2 d…) superato dall’attualità politica


di Attilio Stolder

La politica è il divenire dei tempi. Nel caso specifico la teoria schizzinosa pseudo meridionalista (il vero meridionalismo è altro) secondo cui il Sud non dovrebbe schierarsi, rifuggere da posizionamenti ideologici, e noi diremmo – ancor più gravemente – da valori di vita patrimonio del mondo, della sua storia, delle battaglie dei popoli (e sarebbe magicamente l’unico posto al mondo…) viene clamorosamente scavalcata dal procedere dell’attualità politica italiana. Il cosiddetto “partito della nazione” non registrato ancora con un suo simbolo e statuto è nei fatti in essere. Il renzismo nazareno con un’alleanza di governo che va dalla sinistra del PD fino a includere gli Alfano, i Lupi, gli ex compari del Cavaliere, e relative riforme – vedi Italicum, quella in cantiere della scuola – sono la fiera del compromesso nel senso meno nobile, in una sorta di neo centrismo, unanimismo, ammucchiata italica. Conseguenzialmente le teorie “suddiste” (con 2 d per l‘inutile esagerazione, il rimarcare eccessivo..) diventano vecchie, superate e mostrano la loro precaria inefficacia mostrata proprio dall’esempio governativo.
A parlare per primo di “né dx e né sx” fu proprio quell’Antonio Ciano, meridionalista della prim’ora e attuale Presidente Onorario di quel Partito del Sud che oggi è l’unico schierato nettamente nell’agone politico nell’area dichiaratamente di sinistra. Potrebbe apparire contraddittorio ma pochi hanno da sempre inteso il senso di quell’affermazione. Ciano, che conosciamo da sempre, intendeva criticare questa destra e questa sinistra perché inefficaci, portatrici non sane dei loro valori e affidate a cattivi interpreti del loro pensiero. Tanto da definirle banali ”indicazioni stradali”. Ma nessuno può disconoscere le radici di sinistra storica e gramsciana del personaggio. Oggi, il decadimento degli eventi richiede il posizionamento netto del suo pensiero nell’area progressista supportando un meridionalismo gramsciano a salvaguardia dell’originario pensiero e matrice. Non è più tempo d’affermazioni, ma di proposte e lotte. L’unanimismo inclusivo di nostalgie (ovviamente salvaguardando la sana revisione), rigurgiti monarchici e legittimisti, pensieri e origini destrorse e reazionarie meno o peggio camuffate, velleità indipendentiste e separatiste scimmiottanti basche, scozzesi o irlandesi rivendicazioni con decenni di battaglie alle spalle qua misconosciute, sono inconcludenti mire smentite e ora financo superate dai deludenti esperimenti governativi del nostro paese. E non bastano liste elettorali a supporto d'idee di questo stampo, con discutibili benedizioni cerchiobottiste, e nè che a comporle siano persone senza trascorsi penali, ma vacue nelle proposte e dalle variegate e non omogenee radici e concezioni di valori. E’ tempo di schierarsi, come portatori sani d’un meridionalismo attuale nelle proposte e storico nelle radici.
Poi c’è chi si schiera male..ma questo è ancora un altro discorso.

Attilio Stolder