ASSOCIAZIONE CULTURALE MERIDIONALISTA - PROGRESSISTA

Critica - Analisi - Riflessioni - Editoria - Proposte - Politica

sabato 15 ottobre 2016

“ La questione referendum…”



di Amalia Spanò

Non avrei, ad esser sincera,voluto scrivere in merito..ma tant’è..il problema c’è…è all’ordine del giorno come discussione politica, e quindi essendo noi un’associazione culturale meridionalista progressista ed essendo con una nostra pagina su internet e sui social è compito al quale, al di là della mia gradevolezza per l’argomento, non è giusto esimersi.
Desidero però esprimere una riflessione più concettuale, complessiva, che entrare nel merito degli articoli,delle specifiche proposte contenute in questa presunta riforma costituzionale :

1) Una cosa la si modifica se provata,verificata,assaggiata, se risulta non essere di gradimento o è contestabile in efficacia; bene..la cosa somiglia, chiedo venia per il prosaico accostamento, a come se effettuato un pranzo completo alcune pietanze o portate risultino non buone..non all’altezza, e quindi se ne chiede la sostituzione, abolizione o modifica di alcune di esse per un nuovo menù. Già ma perchè ciò abbia un senso il pranzo va effettuato..minima condizione. Nel nostro caso parliamo di una Costituzione non applicata in alcuni importanti articoli… il 3… il 4.. quelli di pari opportunità x cittadini..indipendentemente da condizioni, ceto sociale o aree geografiche di residenza…e allora di che parliamo? Di cambiare un menù non assaggiato nelle sue bontà o carenze?

2) Il risparmio attuando l’eliminazione del senato? A conti fatti s’è calcolato che ogni singolo cittadino avrà il beneficio di euro 0.84 all’anno..ovvero meno d’un euro ogni 365 giorni. Vedi mai si fosse messo mano ai megastipendi e alle megapensioni della casta. Bè…allora c’è da sfregarsi le mani e fare ognuno di noi gran progetti. A parte che una forma di senato ma con minor compiti e possibilità d’intervento viene confermato. Già..ma con l’altisonante titolazione d’espressione regionale…tanto perché s’avverta puzza di federalismo. Ma solo quella. Pronti a ribadire che c’è la necessità di confermare un federalismo differenziato…o della serie chi sta peggio che resti nel peggio.

3) I poteri andranno accentrati sul premier d’una maggioranza che con il premio rischia di passare da percentuali medio/basse al comando assoluto. Premier che potrà, a livello dei miglior dittatori, sciogliere lui e solo lui camera e senato, togliendo al Presidente della Repubblica una delle poche prerogative d’intervento e garanzia.
E potremmo continuare…insomma non finalmente l’applicazione ma la modifica d’una costituzione ritenuta dai più fra le più illuminate e complete. Il tutto scritto in maniera contorta, non chiara, e che noi meridionalisti progressisti, gramsciani, figli della resistenza riteniamo ancora una volta espressione d’un disinteresse per le nostre terre, per le nostre genti, per un Sud martoriato dall’inefficienza governativa perpetrata in sfregio all’uguaglianza in un’Italia che sia davvero unita,nei fatti e non solo sulla carta e nelle belle parole.
E che giustifichi e dia senso alla nostra scelta unitaria e non separatista.

Amalia Spanò

Socio Fondatore e Promotore di ”Rubriche Meridionali”