ASSOCIAZIONE CULTURALE MERIDIONALISTA - PROGRESSISTA

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domenica 10 marzo 2013

I "LUMI" NAPOLETANI


I  "Lumi" napoletani

intendiamo di volta in volta raccontare di quelle che furono le "menti" del Sud

di  Andrea  Balìa

Gaetano Filangieri può essere considerato, sicuramente, tra i maggiori giuristi e uomini di pensiero italiani.
Nasce a Cercola (vicino Napoli) il 18 Agosto 1752 in una nobile famiglia e, pur se avviato alla carriera militare, propende di più per gli studi, tanto da pubblicare a 19 anni la sua prima opera "Pubblica e privata educazione", e laurearsi in Giurisprudenza a Napoli. Ebbe diversi incarichi a Corte e s'impegnò per la riforma della Giustizia, elaborando il suo famoso "Scienza della Legislazione". Il 21 Luglio 1788, morì a Vico Equense (Na), minato dalla tubercolosi. Il pensiero di Filangieri, tale da doverlo ritenere una delle menti "illuminate" di Napoli, non viene dall'esterno dell'ex Regno delle Due Sicilie, ma è tutto "napoletano", frutto di quella fucina d'idee che fu la Napoli del '700. La morte precoce ha purtroppo limitato l'apporto che Filangieri avrebbe di certo dato ancora all'idea riformatrice della Giustizia. Ipotizzava una riforma della legislazione che potesse attuarsi come una "rivoluzione pacifica" guidata da una monarchia "illuminata". Uguaglianza civile, pubblica istruzione per tutti, ridistribuzione delle proprietà e fiscalità semplificata con un'imposta unica, erano i concetti quasi sovversivi per l'epoca del pensiero legislativo di Filangieri. La procedura penale e l'istruzione furono tra le cose che trovarono attuazione, causa la rivoluzione francese ed il periodo napoleonico che si frapposero storicamente. La Chiesa, inoltre s'adoperò per creare opposizione all'opera che ince fu universalmente riconosciuta : "La Scienza della Legislazione". Persino Benjamin Franklin, con i padri della Costituzione d'America, s'avvalse più volte del parere di Gaetano Filangieri, ritenendo la sua opera un preciso punto di riferimento. Il pensiero del Filangieri era sempre determinato dalla ragione e da precise argomentazioni giuridiche, che andavano a scontrarsi con il livello non eccelso di molti suoi colleghi. Il potere ecclesiastico vi intravvedeva, altresì, l'eventuale modificazione d'uno "status quo" che si voleva inattaccabile.


"...il pensiero del Filangieri non viene dall'esterno...
ma è del tutto "napoletano", frutto di
quella fucina d'idee che fu la Napoli del '700! "

Andrea Balìa

sabato 9 marzo 2013

Quelli che...


di Amalia  Spanò


Quelli che, pur essendo nati a Napoli, così come ad esempio a Palermo, a Bari, Potenza e a Cosenza (o in altre città del Sud) tifano Juventus, o Milan o Inter. Ho scoperto anche qualcun altro che tifa Fiorentina, o persino Roma. Come ho sentito ripetere sarcasticamente da qualcuno : "devono aver avuto un'infanzia difficile! ". E come ho letto scrivere da altri : " nun teneno onore e dignità! "
Ebbene sì, come si fa? Come è possibile sostenere le squadre di calcio. che - oltre a rappresentare città e gonfaloni del Nord - hanno come presidenti quasi sempre i più grossi capitalisti, imprenditori di quel Nord industriale nato anche sul sudore e la vita di milioni d'emigranti meridionali, e col sostegno economico d'un tessuto nato in gran parte dal frutto delle ruberìe perpetrate al Sud? E' facile dire : " ...ma è solo sport! Che vai a pensare? " Col cavolo! Quando i tifosi di squadre del Sud vanno a sostenerle in trasferte al Nord, mica vengono accolti con fiori e dichiarazioni amichevoli! Se va ancora bene si beccano un " Vai Vesuvio! ", o un candido " Colera! ". E allora è semplicemente vergognoso non schierarsi con loro, ovvero per i colori della tua città, e per giunta tifando contro chi ci rappresenta! Il tutto sorvolando sul fatto che, quasi sempre, si partecipa ad impari contesa, ad un gioco truccato, perchè di fronte hai società che - grazie a possibilità economiche decisamente superiori - sono in grado di allestire compagini più forti. I fondo, è come sostiene ancora qualcun altro, ci si sedesse ad un tavolo per una partita di carte dove alcuni puntano 10 o 20 euro, e c'è qualcuno che invece ogni volta punta 1000 o 2000 euro" E che partita è? Ti verrebbe da dire : " ...giocatevela voi,...ma che roba è ? ". 
Allora, come  minimo, senza stare a farla lunga, se proprio dobbiamo giocarcela almeno non perdiamo il gusto sacrosanto di tifare per i nostri, per la nostra terra.
Poi, come sempre, si può fare tutto, basta riuscire a guardarsi allo specchio!

Amalia  Spanò

mercoledì 6 marzo 2013

" Odio gli indifferenti..."


"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti"

Antonio Gramsci

venerdì 1 marzo 2013

Prendere una decisione...


La vigliaccheria chiede: è sicuro?
L'opportunità chiede: è conveniente?
La vana gloria chiede: è popolare?
Ma la coscienza chiede: è giusto?
Prima o poi arriva l'ora in cui bisogna prendere una posizione che non è né sicura, né conveniente, né popolare ma bisogna prenderla perché è giusta.

(Martin Luther King)